La pietra reperita localmente era in Ossola il materiale prevalente utilizzato per recingere terreni ed anditi di abitazioni. Si delimitavano i confini con le “schèsc” (lastre di pietra conficcate verticalmente nel terreno); si costruivano muri in pietra a secco rifiniti in sommità con una copertina (lastra di pietra rifinita in vario modo); altre recinzioni erano composte da montanti in pietra infissi nel terreno completate da traverse in legno alloggiate in uno o due fori praticati sui verticali (i cosiddetti “caracci”. A completamento delle recinzioni dei fabbricati più signorili, troviamo pilastri con colonne rifinite con cappelli di diversa fattura.
Tutti questi elementi storici vengono oggi riproposti e realizzati con l’uso della beola nelle sue varie finiture.
L’arredo urbano e dei giardini privati trova oggi un largo impiego della pietra. Per gli elementi più particolari e di pregio si utilizza la beola bianca.
Vengono realizzati tavoli con panchine, fioriere, oggettistica varia, targhe toponomastiche, colonne, fontane…
